giovedì 29 gennaio 2009

Zuppa di cipolle

Se c'è una cosa che ho sempre detestato, a parte le pere, sono le cipolle... crude però. In realtà la mia avversione per le cipolle crude era stata trasferita alle cipolle in generale. Per far pace con questa delizia sono dovuta arrivare a Parigi, avevo 16 anni e non capivo una parola di francese.

Visto che ho sempre avuto poca simpatia per la carne, a cena mi sono avvicinata alle zuppe, ne ho vista una dall'aria invitante e mi sono servita. Mentre mangiavo una mia compagna di viaggio mi ha detto "Hai sentito che buona la zuppa di cipolle?" Non ci potevo credere... IO STAVO MANGIANDO CIPOLLEEEEE!!!!

Le cipolle crude continuo a non mangiarle, quelle cotte ogni tanto sono protagoniste di qualche mio pasticcio culinario. In questo momento sto scaldando il forno e tostando il pane per il tocco finale, non so ancora com'è venuta ma immago bene.....

A tra poco con gli aggiornamenti

Ci ho messo più del previsto... ma eccomi qua

La zuppa era buona, forse ho esagerato con il sale... o forse il sale era giusto, ma sono io che mangio tutto molto sciapo

Ma ora veniamo alla ricetta... per prima cosa ho tagliato a rondelle circa 200 gr di cipolle, poi le ho fatte cuocere a fuoco basso con un po' di burro e di olio. Appena le ho viste appassite ho aggiunto un bicchiere di vino bianco. Le ho fatte cuocere ancora fino alla quasi completa evaporazione del vino... a quel punto avrei dovuto aggiungere il brodo.... panico!!!! Mi sono ricordata improvvisamente che avevo finito il dado e che non avrei potuto mettere nulla nell'acqua che stava bollendo in attesa di trasformarsi in brodo.... tutto questo alle 19,50!!!! Ho preso la macchina ed ho raggiunto rapidamente il supermercato... la serranda era già semiabbassta. Sono entrata spedita, ho conquistato lo scaffale giusto ed ho comprato il mio dado granulare vegetale appena in tempo.

A questo punto, ovviamente ho preparato il brodo e l'ho aggiunto alle cipolle. Ho fatto cuocere ancora, poi ho versato tutto in una terrina di pirex, sarebbe stato meglio una di coccio, ma al momento sono imballate (causa cambio mobili) e quindi mi sono accontentata.

Alla zuppa ho aggiuto formaggio grattugiato in abbondanza ed ho competato l'opera con due fette di pane tostato (pancarrè a dire il vero, sicuramente del pane "vero" sarebbe stato meglio), quindi una spolverata di gruviera grattugiato... poi via in forno a gratinare.

3 commenti:

Vania e Paolo ha detto...

Cara Simonetta, non mi sono dimenticata di te !! Spero ti faccia piacere, non sò se è quella che cercavi ma in un mio libro c'è:
mezzo Kg di polenta
3 cucchiai di farina
scorza grattuggiata di un limone
1 uovo
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di uvetta
1 cucchiaino di lievito

olio per friggere
zucchero a velo

Metto a bagno l'uvette in acqua tiepida
Passo la polenta dallo schiaccia patate e lo metto in una terrina
Unisco farina, scoza limone, uovo e zucchero, uvetta ben strizzata e il lievito.
Impasto bene e formo pallottolline legermente appiattite.
Friggo e scolo.

Un bacio e se ho tempo le provo !!e le posto ???!! Se mi precedi fammi sapere !1 Vania

Simonetta ha detto...

potrebbe essere.... ci provo e ti farò sapere
un saluto

Anonimo ha detto...

no non ci siamo... l'ho letta meglio anche perché le volevo fare. Nonna non usava voleva la polenta... ma la farina gialla che veniva impastata con gli altri ingredienti

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