![]()  | 
| Ricciarelli Foto di Claudia Lovisetto  | 
 Una tipicità 
riconosciuta anche a livello europeo, anzi, forse non lo sapete, ma i 
ricciarelli sono il primo prodotto dolciario italiano ad avere la tutela
 europea e dal 2010, la denominazione Ricciarelli di Siena ha ottenuto l'IGP. 
Si tratta di un 
dolce antico, le cui origini ci riportano indietro di secoli. Secondo 
una leggenda il loro nome, ma anche il loro arrivo in Toscana, sarebbe 
legato a Ricciardetto Della Gherardesca, un cavaliere di ritorno dalle crociate. 
![]()  | ||
| Giulia, Lella e i ricciarelli pronti da infornare Foto di Claudia Lovisetto  | 
Dalla leggenda alla storia. I ricciarelli sono stati sempre molto apprezzati, al punto che anche Caterina Sforza
 li volle sulla sua tavola il giorno delle nozze. 
Un successo quello dei ricciarelli che ha superato non solo i confini toscani, ma anche quelli italiani. Basta assaporarne uno per capire perché siano apprezzati in tutto il mondo e perché tra i souvenir più apprezzati ci sia almeno una confezione di ricciarelli, possibilmente artigianali.
Un successo quello dei ricciarelli che ha superato non solo i confini toscani, ma anche quelli italiani. Basta assaporarne uno per capire perché siano apprezzati in tutto il mondo e perché tra i souvenir più apprezzati ci sia almeno una confezione di ricciarelli, possibilmente artigianali.
Dalla
 nostra visita a Siena però abbiamo portato a casa molto più di una 
scatola di ricciarelli: abbiamo imparato a farli, grazie alle lezioni di
 cucina di Lella Cesari Campoli e Giulia Causarano  (Info: tel. 057746609 -  info@scuoladicucinadilella.net). 
![]()  | 
| Non è poi così difficile  Foto di Claudia Lovisetto  | 
Prima i pici, poi i ricciarelli. Basta provare e scoprirete che è più facile di quello che sembri, anche se noi, avevamo un "trucco": grazie alla guida di Lella e Giulia, che ci hanno fatto capire bene come impastare, arrotolare e tagliare, è stato un gioco da ragazzi!
![]()  | |
| Si lavora con soddisfazione nella cucina di Lella Foto di Claudia Lovisetto  | 
Per chi ci vuole provare da solo a casa, magari proprio in questo periodo pre-natalizio, ecco la ricetta che Lella e Giulia hanno accettato con piacere di condividere con noi
Ingredienti:
· 
200 gr di mandorle pelate
· 
20 gr di mandorle amare
· 
200 gr di zucchero semolato
· 
50 gr circa di zucchero a velo
· 
1 fialetta di essenza di arancio
· 
1 albume
· 
farina q.b.
· 
la punta di un cucchiaino di carbonato di 
ammonio
Io preparo per prima cosa uno sciroppo 
con lo zucchero semolato, quando sentendone una goccia fra le dita farà il 
classico filo è segno che è pronto. Polverizza bene tutte le mandorle, unisci 
l'essenza di arancia, il carbonato di ammonio infine l'albume e la farina q,b. 
Preferisco un'impasto morbido, consistente ma non troppo duro. Metti su di un 
tavolo lo zucchero a velo e forma un rotolo con l'impasto, ne taglio dei piccoli 
pezzi (di circa 30 gr) che arrotolo nelle mani, come fosse una polpettina che 
allungo spingendo in avanti. Usare la carta-ostia è meglio ma in alternativa può 
andare bene anche quella da forno. Ricopri una teglia e mettici, distanziati, i 
ricciarelli. Con lo zucchero rimasto, dai una bella impolverata abbondante; se 
hai abbastanza tempo fai riposare il tutto per una notte prima di cuocerli in 
forno caldo a 180° per 6-7 minuti, se ti piacciono morbidi altrimenti ti 
consiglio di cuocerli per 10-12 minuti.





Nessun commento:
Posta un commento